Edificio plurifamiliare con più unità, lavori ammessi al Superbonus
Nel caso in esame il requisito dell’autonomia è rispettato, a nulla rilevando che l’accesso non è su un suolo esclusivo ma su una proprietà condominiale gravata dal peso di una servitù
Roma – Via libera al Superbonus per i lavori di intervento di risparmio energetico eseguiti sull’immobile che fa parte di un edificio plurifamiliare diviso in otto unità. L’Agenzia ritiene che sia possibile fruire della maxi-detrazione, nel presupposto che l’unità immobiliare in questione sia funzionalmente indipendente e disponga di un accesso autonomo dall’esterno.
Nel caso in fattispecie oggetto di valutazione si evidenzia quanto segue:
L’istante evidenzia che la singola unità è funzionalmente indipendente in quanto dotata di impianti di gas acqua, elettrico, riscaldamento, raffrescamento di proprietà esclusiva e completamente autonomi e di una pertinenza esclusiva, e cioè di un giardino recintato, con accesso autonomo ed esclusivo sulla pubblica tramite cancello pedonale. Il giardino che consente l’accesso autonomo per ogni abitazione, anche se recintato e dotato di cancello pedonale, insiste su un terreno in comproprietà (condominiale), gravata di una servitù prediale a favore della singola unità immobiliare.
L’Agenzia, nel ripercorrere la normativa che consente la fruizione del Superbonus, si sofferma sul concetto di accesso autonomo, di rilievo nel caso prospettato. Il Dl n. 104/2020 in sede di conversione ha inserito il comma 1-bis, all’articolo 119, in base al quale “Ai fini del presente articolo, per “accesso autonomo dall’esterno” si intende un accesso indipendente, non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello o portone d’ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o da giardino anche di proprietà non esclusiva”.
A seguito di tale modifica normativa, precisa l’Agenzia, si può ritenere che un’unità immobiliare abbia accesso autonomo dall’esterno qualora, ad esempio, all’immobile si accede direttamente da strada, pubblica, privata o da passaggio (cortile, giardino) comune ad altri immobili che affaccia su strada o da terreno di utilizzo comune, ma non esclusivo, non essendo rilevante la proprietà pubblica o privata e/o esclusiva del possessore dell’unità immobiliare all’accesso in questione. L’accesso autonomo inoltre può considerarsi soddisfatto anche se all’immobile si accede da strada privata di altra proprietà gravata da servitù di passaggio a servizio dell’immobile.
Nel caso di specie, quindi, l’Agenzia ritiene che per i lavori eseguiti sull’unità immobiliare che fa parte di un edificio plurifamiliare l’istante possa fruire delle detrazioni stabilite dalle disposizioni sul Superbonus.