Dl Semplificazioni, al via l’attestazione investimenti per ricerca ed innovazione
ROMA – Nel settore Bonus ricerca, sviluppo e innovazione è stata istituita tra le novità del dl semplificazioni l’attestazione della qualificazione degli investimenti (effettuati o da fare) per ricondurli nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e design e di innovazione estetica ovvero delle attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica, ammissibili al credito d’imposta (e/o all’eventuale maggiorazione) disciplinato dall’articolo 1, comma 198 e seguenti, legge 160/2019. Le imprese possono richiederla a condizione che non siano state già constatate violazioni relative all’utilizzo dei bonus e, comunque, non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore ha avuto formale conoscenza. Un Dpcm di attuazione dovrà individuare i soggetti abilitati al rilascio della certificazione, tra i quali andranno in ogni caso compresi gli enti pubblici di ricerca, le università statali e quelle non statali legalmente riconosciute, gli enti pubblici di ricerca. La certificazione vincola l’Amministrazione finanziaria, tranne nel caso in cui, sulla base di una non corretta rappresentazione dei fatti, la stessa è rilasciata per un’attività diversa da quella concretamente realizzata; sono comunque fatte salve le ordinarie attività di controllo da parte dell’Agenzia delle entrate per verificare le condizioni di spettanza del credito e la corretta applicazione della disciplina.