Roma – Il tema del credito d’imposta locazioni continua a tenere banco in tutta Italia. Stando dunque ad una analisi effettuata di recente, l’impresa che, pur non avendo subìto una diminuzione del fatturato, ha la sede dell’attività in un comune in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza. Il Consiglio Nazionale e la Fondazione Nazionale dei commercialisti hanno analizzato la normativa de i comuni in stato di emergenza nel documento del 9 dicembre 2020, aggiornato con le novità introdotte dal decreto Ristori bis.
Il documento analizza le disposizioni del decreto Rilancio sul bonus affitti, con particolare riguardo alla normativa prevista a favore dei contribuenti aventi il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione o altro evento naturale avverso) al momento della dichiarazione dello stato di emergenza per la pandemia da Coronavirus. Stando quindi a questa interpretazione al fine dell’agevolazione non vi sarebbe il riferimento al fatturato, bensì alla localizzazione del comune.