Roma – Con l’avvento della pandemia covi la giustizia civile ha avuto, come noto una battuta d’arresto su tutti i fronti, compreso il settore di tutela dei minori. Le emergenze sono aumentate proprio con il lockdown che ha ulteriormente esasperato a dismisura situazioni già critiche o precarie.
Cosicchè l’emergenza sanitaria, di conseguenza diviene anche emergenza familiare, un argomento da non sottovalutare assolutamente.
Le norme che hanno disposto le misure straordinarie e urgenti per contrastare la diffusione del Covid-19 hanno previsto una trattazione ad hoc per le cause che derivano da rapporti di famiglia. Ma la mole di casi è aumentata ed oltre alla giustizia ad essere in ritardo sono stati anche i servizi socio-assistenziali.
Il minore così si è ritrovato solo con i suoi problemi, isolato e spesso in balia di episodi di cyberbullismo subiti nelle chat e nell’unico strumento di evasione avuto a disposizione: il web.
“La situazione è particolarmente delicata – commenta l’Avv.. Emanuele Antonaci – il settore di tutela dei minori necessita di uno snellimento normativo, e dell’attivazione di nuove procedure socio-assistenziali. Gli straschichi pandemici avranno effetti a lungo termine su equilibri della famiglia, e l’argomento tralaltro è anche poco affrontato sia dalla politica che dall’opinione pubblica. Abbiamo il dovere – conclude – di intervenire con iniziative di supporto e di sostegno con delle task force di assistenza sia legale che psicologica a tutela dei minori”.