ROMA – Con il Dpcm 28 gennaio 2022 pubblicat IL 17 febbraio 2022 , è scattata l’ora “x” per le associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al 23 febbraio 2020 nel registro del Coni, affiliate a federazioni sportive nazionali o a enti di promozione sportiva, che intendono presentare le domande di contributo a fondo perduto, al fine di sopperire alle spese sostenute dal 1° marzo 2020 alla fine dello stato di emergenza per la gestione e la manutenzione degli impianti natatori, il cui utilizzo è stato impedito o limitato dalle norme anti Covid. Per finanziare tale misura, il legislatore, con l’articolo 10-bis del Dl n. 73/2021 ha destinato, come limite massimo di spesa, 30 milioni di euro.
Le richieste, da presentare entro 30 giorni dalla pubblicazione del Dpcm, da parte degli enti sportivi con almeno 50 tesserati, che detengono impianti dotati di piscina coperta o convertibile – di lunghezza minima pari a 25 metri e di superficie non inferiore a 250 mq – in base a un titolo di proprietà, un contratto di affitto, una concessione amministrativa o un altro negozio giuridico che ne legittimi il possesso o la detenzione in via esclusiva, devono esser inoltrate agli organismi sportivi affilianti (federazioni, enti di promozione sportiva o discipline sportive associate).
In caso di beneficiari detentori di più piscine, il contributo sarà calcolato per una sola delle “vasche” e arriverà a un massimo di 25mila euro, per quelle con superficie compresa tra 250 e 399 metri quadrati, e di 40mila euro per quelle con superficie pari o superiore a 400 mq.
Circa 4 milioni di euro sono poi riservati alle Asd e alle Ssd che vantano, tra i loro tesserati, atleti che hanno partecipato, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e la data di emanazione del Dpcm in argomento, alle Olimpiadi, alle Paralimpiadi ai Campionati del mondo o europei, assoluti e giovanili.
La definizione dell’ammontare dei contributi, determinati proporzionalmente al numero di richieste pervenute, sarà successivamente operata dal dipartimento, nel rispetto dei limiti delle risorse stanziate.