ROMA – Segno più per il 2021 che ha registrato un incremento delle entrate tributarie del 10,8% rispetto al 2020, largamente influenzato dalle misure di sospensione dei versamenti dovuti alla pandemia, pari a 496.094 milioni di euro con un aumento di 48.497 milioni di euro. In aumento anche il mese di gennaio 2022, con 41.261 milioni di euro, +4.753 milioni rispetto al mese di gennaio 2021.
LA SITUAZIONE SETTORIALE:
Imposte dirette
Sono in tutto 269.806 milioni di euro con un aumento rispetto al 2020 del 6,7% (+16.848 milioni di euro) le imposte dirette del 2021. In particolare, l’Irpef ha fatto incassare 198.203 milioni di euro, cioè +5,7% rispetto all’anno precedente. Segnali positivi per le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+7.266 milioni di euro, + 9,4%) considerato che i sostituti con la proroga del decreto “Ristori” hanno versato le ritenute alla fonte sui redditi da lavoro dipendente e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti nell’ultimo trimestre del 2020. Anche le ritenute nel pubblico hanno registrato un aumento di 1.329 milioni di euro (+1,7%) mentre il settore dei lavoratori autonomi ha incrementato le entrate di 1.119 milioni di euro (+ 10,4%).
L’Ires è stato influenzato negativamente dai versamenti in acconto (-5,2%) e a saldo (-7,2%), è diminuita di 1.917 milioni di euro (- 5,7%).
Inoltre, tra le altre imposte dirette il Df segnala gli incrementi delle entrate dell’imposta sostitutiva sui redditi e le ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+2.290 milioni di euro), delle ritenute
sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+959 milioni di euro) e delle entrate dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione beni d’impresa (+3.294 milioni di euro), a seguito dei provvedimenti introdotti dal decreto “Agosto”.
Imposte indirette
Anche le imposte indirette, con un totale di 226.287 milioni di euro, hanno evidenziato un aumento di 31.648 milioni di euro (pari al + 16,3%) dovuto all’aumento dell’Iva, alla componente di prelievo sugli scambi interni e a quella sulle importazioni, rispettivamente +23.928 milioni di euro, +18.582 milioni di euro, +5.346 milioni di euro. In aumento pure l’imposta di registro, pari a + 1.281 milioni di euro (+32,7%), quella sul bollo (+ 3,8%), l’imposta ipotecaria (+23,4%) e quella su successioni e donazioni (+93,7%). Aumentano anche le entrate sull’imposta di fabbricazione degli oli minerali che mostra un incremento di +2.565 milioni di euro (+12,1%).
Entrate da giochi, accertamento e controllo
Le entrate relative ai “giochi” ammontano nel 2021 aumentano del 18% e sono pari a 12.401 milioni di euro (+1.895 milioni di euro). In calo, invece, quelle da accertamento e controllo, che hanno fatto incassare all’erario 8.587, precisamente 254 milioni in meno, di cui 4.210 milioni di euro (+235 milioni) dalle imposte dirette e 4.377 milioni di euro (-499 milioni) dalle indirette. Il trend riflette lo slittamento dal 30 giugno al 31 agosto dei termini di notifica di avvisi e cartelle previsto dal Dl n. 99/2021.
Gennaio 2022
Il primo mese di quest’anno evidenzia un gettito di 41,2 miliardi, con un incremento di 4.753 milioni di euro rispetto allo stesso mese del 2021 (+13,0%). Le imposte dirette segnano un aumento del 6,5%, quelle indirette del 29,7 per cento. Nel dettaglio le prime ammontano a 28.013 milioni di euro, con +1.720 milioni di euro (+6,5%) rispetto al mese di gennaio 2021. Le imposte indirette, invece, ammontano a 13.248 milioni di euro e sono in aumento di 3.033 milioni di euro (+29,7%). Anche qui al segno positivo hanno contribuito il gettito Iva e gli scambi interni.
Quanto all’attività da accertamento e controllo le entrate del mese di gennaio 2022 ammontano a 755 milioni di euro (+232 milioni di euro, +44,4%) di cui: 375 milioni di euro (+137 milioni di euro, +57,6%) derivanti dalle imposte dirette e 380 milioni di euro (+95 milioni di euro, +33,3%) da quelle indirette.